IL PRINCIPIO UNICO ED UNIVERSALE
Sperimentando l'incontro con l'esistenza
di una coscienza unitaria e cosmica, di natura
infinitamente amorevole e infinitamente conoscente
sempre presente maestro e guida di ogni creatura
si può gradualmente ritrovare un vivere sereno
UN MERAVIGLIOSO PERCORSO DI VITA
libero e volontario che accompagna l'anima sincera
con gradualità nella dimensione reale
della gratitudine consapevole
UN NUOVO ATTEGGIAMENTO ALLA VITA
... uno stato d'animo crescente e consapevole di
vera gioia sempre nuova e duratura in armonia e rispetto
con il libero arbitrio di ogni creatura
dove giorno dopo giorno nel vivere liberamente
la sua quotidianità, l'anima ritrova o si accorge di come
il suo agire riceve nuovamente dalla vita
risposte dolci e consapevolizzanti
di vera Pace, Luce e Amore
un esistere sereno, sempre più consapevole e presente
in armonia e rispetto con il libero arbitrio di ogni creatura
UN GRADUALE VIVERE FRATERNO
Questo infinito dono, giunge all'anima
giorno dopo giorno, dall'imparare come vivere
l'ascolto volontario e sincero con l'infinito ed amorevole
Maestro Universale... nel suo quotidiano
verificando, al di là di una comprensione immediata
come la vita risponda sempre dolcemente
consapevolizzando, con meravigliose esperienze
... infiniti doni di vera Pace, Luce e Amore
DALLA SOFFERENZA ALLA PROVVIDENZA
Questa scelta di vita vi regalerà la meravigliosa esperienza
di conoscere la gioiosa Provvidenza
legge universale e possibile maestra di vita che gradualmente insegna e dona all' anima la naturale via consapevole per sperimentare la condizione
di fratellanza universale
mostrandogli con sua sorpresa di essere
l'altra figura della stessa medaglia, dove appare anche
la Maestra sofferenza
Giorno dopo giorno con questa scelta di vita si accorgerà
con sua meraviglia come la sofferenza personale
nella sua funzione di educatrice
ad un giusto vivere in armonia e rispetto con il creato
... non sarà più necessaria come presenza nel suo quotidiano
Un infinito dono questo che, gli permetterà di sorgere...
di ritrovarsi immersa in un graduale stato d'animo
presente, sereno e stabile
da dove osservarla sempre più consapevolmente
sciogliersi per sempre, naturalmente come neve al sole
sostituita dalla dolce educatrice di vita fraterna
la gioiosa provvidenza
- IL RISVEGLIO
LA VERA NATURA DELL'ANIMA
si rivela e a questo punto si accorge come
il suo volontario e sincero, confrontarsi con la vita
ogni giorno, le regala sempre più conoscenza e gratitudine
... la coscienza della sua vera natura infinita e intuitiva
INIZIA IL RITORNO
permettendole di conoscersi ed essere
al di là del pensiero, delle emozioni e delle sue azioni
dei desideri e delle paure... del suo credo personale
Vera pace e luce radiante e senza condizioni
divenendo gradualmente un essere
consapevolmente appagato... distaccato
dalle cose della vita
Una creatura serena ed umile... disposta all'ascolto che
ogni giorno riceve naturalmente nel fare, dal suo fare
quello che gli occorre
ricevendo, la percezione graduale della natura
infinitamente amorevole del Creato che
ritrova attivo in lei come una cosa sola.. uno con lei
generatore di gioia sempre nuova
riconoscendolo come, la sua vera natura ritrovata
l'unica vera natura esistente e presente... da sempre.
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Testimonianze volontarie
Qui di seguito troverete semplici testimonianze
raccolte e donate per voi, da parte di alcune anime che
incontrando La Via del Ritorno
hanno ritrovato fiducia nella vita e
cambiato gradualmente il loro atteggiamento alla vita
più o meno consapevolmente, a seconda della loro libera
e volontaria scelta di vita
Il Signor Lino...una forza della natura
Agricoltore, Muratore e Ristoratore, uomo tutto fare... dalla grande forza fisica
Il Signor Lino...una forza della natura
Agricoltore, Muratore e Ristoratore, uomo tutto fare... dalla grande forza fisica
Ho conosciuto Gianfranco circa un anno e mezzo, dopo esser stato operatoa causa
di due tumori. L'ho notato al bar dello stadio del ghiaccio, dove di solito vado a bere
il caffè ogni giorno e mi fermo ancor oggi qualche tempo per osservare le persone
che passano. Ho notato subito che aveva qualcosa di diverso: si vestiva sempre
di bianco, era educato e lo accompagnava un bel cane pastore di nome Baba.
Dato che vivo solo e so quanto è faticoso lavare le cose, mi chiedevo come facesse
a non sporcarsi, vestito tutto di bianco.
Un giorno ho sentito parlare la titolare del bar con Gianfranco mentre gli chiedeva
alcune cose riguardo la salute. Proprio quel giorno, alzandomi dal tavolo,
stavo per cadere... la gamba sinistra non mi reggeva più, ho messo la mano davanti
a Gianfranco per appoggiarmi sul suo tavolino e lui mi ha preso al volo il braccio,
sostenendomi.Questa è stata l'occasione che mi ha permesso di conoscerlo e
come mi si è presentata la possibilità di chiedergli aiuto.
Gli ho chiesto così se poteva darmi un'occhiata alla gamba. Lì nel bar, subito,
mi ha messo a mio agio spiegandomi delle cose riguardo la gamba e aiutandomi
a comprendere il perchè si era verificato quel dolore.
Quel che mi è subito piaciuto di Gianfranco è la sua semplicità...
Non si dava delle arie come fanno i dottori, ma mi ha spiegato perchè avevo quel dolore. Dopo avermi "sistemato" la gamba mi ha spiegato cosa fare se si fosse nuovamente
presentato il dolore, rendendomi da subito indipendente.
Da quel momento mi sono fidato e ho compreso che Gianfranco mi avrebbe potuto
aiutare a conoscere il motivo della sofferenza provocatami dai due tumori e da una
serie di dolorosissime sedute di chemioterapia che avevano distrutto il mio corpo
fino a renderlo gonfio e sofferente. Sono arrivato a pesare 119 kg.
E infatti è stato così...
Da quel giorno la mia vita è cambiata per sempre, perchè dopo aver sofferto una
montagna per aver ascoltato i dottori, attraverso delle domande e delle semplici
risposte, Gianfranco quasi tutti i giorni quando lo incontravo al bar, instancabilmente
e con infinita pazienza mi diceva sempre quali dolori si sarebbero potuti manifestare
e perchè...
Mi ricordo che prima di incontrarlo le mie giornate e le mie notti erano cadenzate
da un continuo andare in bagno. Sono arrivato ad urinare anche 10 volte in un'ora,
una tortura, togliendomi anche la speranza di pensarmi libero come per esempio
di poter fare una semplice passeggiata in natura.
Mi sentivo come in un carcere, pensavo che la mia vita non avesse più il valore di
essere vissuta.
Oggi questo problema non esiste più, come non esiste più quello di non poter
passeggiare in salita per mancaza di respiro, quest'anno, quindi potrò tornare,
dopo tanti anni, nei boschi.
E' sempre successo quello che Gianfranco mi comunicava in anticipo...
Ogni mia domanda trovava finalmente risposta e riscontro... e così sempre avvisato
mi sentivo più tranquillo e la mia condizione come quella del mio corpo ha ripreso
a vivere.Il mio umore è cambiato e ho rirovato una serenità e una gioia
che non ho mai avuto prima.
I massaggi che mi faceva non erano fisici, anche perchè spesso me li faceva
proprio al bar, senza che nessuno si accorgesse, mi ha spiegato che agiva attraverso
la preghiera e che le mie domande erano una richiesta verso la guarigione.
Così piano piano attraverso il massaggio/preghiera i dolori se ne andavano
e non tornavano più.
Ho ricevuto spiegazioni riguardo la mia testardaggine e l'ostinazione del mio modo
di intendere la vita tutta a modo mio.
Gianfranco mi ha fatto comprendere che la sofferenza nella vita viene per fermarci
e aiutarci, se continuiamo a sbagliare per capire che qualcosa non va.
Ora ho compreso perchè mi sono venuti due tumori e perché per le anime ostinate
come me,
esiste il dono della sofferenza...
Oggi sperimento quotidianamente la reale e possibile condizione di ascolto gioioso
della vita.
Gianfranco mi ha spiegato anche il significato della spiritualità; dato che nella mia vita
avevo avuto delle brutte esperienze con la chiesa e con i preti.
Non pensavo che Dio fosse così vicino a me e a tutti noi, cosi attivo e presente nelle
cose di tutti i giorni.
Ho potuto vedere accadere dei piccoli grandi miracoli ogni giorno sul mio corpo e
ritrovare la graduale fiducia e risposta nella preghiera quotidiana, non impostami.
Recentemente ho avuto conferma di tutto questo, perchè una sera ho cominciato
ad avere forti dolori alla parte destra dell'addome e facevo fatica a respirare,
i dolori erano così forti che anche se erano le nove di sera, ho chiamato Gianfranco.
Non l'avrei mai disturbato a quell'ora se non fossero stati così insopportabili.
Gianfranco è arrivato subito dopo e mi ha fatto sedere comodamente sulla poltrona
e gli ho detto che avevo gli stessi dolori provati quando ero stato ricoverato
la prima volta con il primo tumore.
Ero spaventatissimo...
Senta toccarmi ha cominciato un massaggio, ho iniziato prima a sentire molto caldo,
poi ho sentito un calore al livello del petto aumentare e poi freddo e poi ancora
un calore che non avevo mai sentito prima.
Mi ha detto di non preoccuparmi e di stare tranquillo. E' passato poco più di un'ora e
mi sentivo già meglio, mi ha spiegato cose personali sul perché del dolore
e sulla guarigione, mi ha confermato che la sofferenza se arriva non è nè da resistere
nè da sfuggire, ma da ascoltare. Mi ha spiegato che avrei eliminato il ''problema''
attraverso le feci e infatti due giorni dopo così è stato. Le mie feci erano scure come
la pece, come quando avevo il tumore e fatto la chemioterapia.
Anche i dolori che mi aveva preannunciato sono arrivati, ma ero tranquillo e oggi dopo un mese dall'accaduto i dolori sono scomparsi e il mio intestino è ritornato regolare.
Oggi, sono passati già sette anni da quando ho conosciuto Gianfranco, se posso a
iutare qualcuno, gli direi di fidarsi di lui. Incontrarlo e riconoscerlo però è un' impresa,
in quanto sembra una persona comune e spesso passa inosservata, perchè
si presenta senza cerimonie. Solo quando realmente ti occorre e soffri
e la provvidenza lo porta sulla tua strada allora potresti avere la possibilità
di riconoscerlo per quello che è.
So che Dio non ha bisogno di dottori ma so anche oggi che noi illusi di piacere
abbiamo bisogno di credere nei dottori, bene però per me Gianfranco rimane ed è
un perfetto dottore di Dio.
Oggi credo con certezza consapevole, che Dio esiste e si manifesta prima che nei
miracoli estremi...nelle cose di ogni giorno e che la sua gioia, giorno dopo giorno,
si rinnova nella semplicità di un vivere consapevole e sereno. A 71 anni dopo tanti
traguardi raggiunti e falliti, dopo tanta tristezza e rabbia vissute e tanta fatica ho
compreso il significato semplice e chiaro della vita.
Gianfranco mi ha regalato la consapevolezza che per vivere serenamente occorre
cercare ed unirsi solo all'infinita forza di Dio ed al suo Amore.
Grazie Gianfranco, per tutto quello che hai fatto per me, ti ringrazierò sempre.
Lino
Daniela ... da sempre una bravissima istruttrice e allenatrice sportiva
Scrivere la mia esperienza con Gianfranco per me è una grande gioia,
se non lo avessi incontrato, non sarei passata incolume attraverso
le sofferenze che ho incontrato nella mia vita, soprattutto non avrei
imparato a considerarle un dono. L’ostinazione che mi ha fatto compagnia
fin dall’infanzia, ha permesso che arrivassi sempre alla soglia del mio
desiderio, anche percorrendo strade diverse, con fatica e duro lavoro,
ma il finale era sempre lo stesso: tutto crollava inesorabilmente.
Senza l’amore disinteressato di Gianfranco e soprattutto senza
il suo esempio, non avrei mai riconosciuto la presenza di Dio nella mia vita,
una presenza che ha quietato il turbine nella mia mente e mi ha insegnato
a fare a pace con me stessa.
Prima di conoscere Gian ero una ragazza circondata da amici e parenti,
ma incapace di comunicare cose profonde e personali: tenevo discorsi
superficiali e avevo contatti superficiali; inoltre ero molto critica
e tagliente con i miei familiari, mi ritenevo così forte da poter decidere
e fare quello che desideravo. Avevo le idee chiare sul mio futuro,
su quello che era bene e male, mi consideravo una persona pratica
e lavoratrice e le opinioni degli altri non mi interessavano granché:
sapevo quello che volevo, cosa fare per ottenerlo e portavo i miei progetti
fino in fondo e ...sempre sono andata a fondo insieme a loro.
Così mi sono sposata, organizzando tutto alla perfezione e nei
minimi dettagli, purtroppo però tutto ciò che avevo confezionato mancava
di sostanza. Subito dopo il viaggio di nozze, infatti, l’uomo che avevo
sposato era diventato un estraneo e solo dopo un mese mi
confessò di essere innamorato di un’altra ragazza: il mio sogno
crollava come un castello di carte. La disperazione in cui mi sono
trovata di colpo è stata però la scintilla che mi ha aperto gli occhi,
anzi che ha tolto i miei paraocchi sulla vita e sul mondo che mi circondava.
Nel periodo successivo così difficile e doloroso Gianfranco mi ha
amorevolmente accompagnato a comprendere il perché dell’accaduto,
mostrandomi gli errori commessi. Egli mi ha aiutato a eliminare ogni
rancore verso mio marito, ad accettarmi e soprattutto mi ha protetto
dal mondo esterno, senza mai abbandonarmi.
Nonostante il sorprendente aiuto che avevo ricevuto, sebbene avessi
fatto qualche piccolo passo in avanti, la mia mente non mi dava pace:
i miei bisogni e i miei desideri riaffioravano, facendomi provare
sentimenti come inadeguatezza, inutilità e solitudine. Tutto ciò ha
permesso al mio ego di prendere il sopravvento e mi sono ritrovata a
organizzare di nuovo la mia vita di testa mia, facendomi rivivere
altre situazioni dolorose, una delle quali mi ha segnato profondamente.
Durante le vacanze di Natale avevo deciso di portare mio nipote a
giocare sulla neve, scegliendo di fare delle discese con il bob in una
pista in cui ero andata qualche anno prima. Siamo giunti, tutti euforici
ed emozionati, sulla pista che si presentava molto impegnativa e con
belle pendenze, spesso in passato avevo visto bambini scendere, così ho
pensato che fosse entusiasmante provare.
Ho fatto sempre le discese in sicurezza tenendo il bambino con me,
fino a che ne abbiamo provato due separati. Nella prima siamo venuti giù
insieme l’uno accanto all’altro e, a parte una piccola caduta al centro della
pista, tutto è andato bene; nella seconda invece, passando sotto le reti
di protezione, mio nipote è uscito dalla pista andando a sbattere
su di un albero, procurandosi così un grosso trauma alla bocca. Ancora
oggi non riesco a descrivere quegli attimi concitati e dolorosi: la chiamata
a mia sorella, la corsa all’ospedale, l’incontro con Gian accorso in nostro
aiuto, il pronto soccorso...
In tutto quel trambusto emotivo l’unica cosa che sono riuscita a fare è
stata scappare e chiudermi in me stessa... colpa e dolore si
rincorrevano nella mia mente, i silenzi diventavano insostenibili,
volevo solo star sola, al buio. Solo ora comprendo che la mia smaniosa
corsa al piacere e al divertimento portava alla cecità, alla sofferenza e che
tutto questo è arrivato per farmi fermare, affinché ritirandomi da tutto
e da tutti in preghiera, potessi di nuovo vedere. Gian è stato, neanche a
dirlo, vicino a noi tutti, prendendosi su di sé il carico di tutta questa
sofferenza.
Senza essere mai accusata, ho ricevuto un costante aiuto, fino a riuscire
ad avere la comprensione dei miei errori. Quante volte mi sono detta:
”Me l’aveva detto!”, dalla più piccola sciocchezza materiale, alla cosa
più grave e importante… Ho sempre avuto sempre un giusto consiglio
, una giusta previsione. Come vorrei aver ascoltato e seguito ogni
singola parola o indicazione detta, ed evitare le sofferenze; ma fino a
che non nasce quel sentimento di amore e riconoscenza profonda,
il tuo ego prende il sopravvento, puoi solo pregare Dio affinché apra
il tuo cuore ...
Gianfranco quando parla dice sempre la Verità e utilizza qualsiasi metodo,
per mostrarti quello che sei, quello che produci sugli altri e i problemi cui
vai incontro. Con me ha usato le arti marziali, la cura della casa, come
pulire, riordinare, cucinare, lavare, stirare; creare strutture che la
migliorassero rendendola più funzionale; ha usato il gioco, la natura,
la lettura di testi sacri e non.
In sostanza usando qualsiasi strumento, mi ha mostrato concretamente
che Dio, è in tutte le cose e parla attraverso tutte le cose.
Penso spesso al fatto che nonostante Gian sapesse da sempre chi fossi
e cosa avrei potuto combinare invece di evitarmi mi ha accolto e
accompagnato amorevolmente fino a qui.
Quando ho avuto l’incidente, dove mi sono trovata schiacciata tra un
albero e il pulmino in manovra, se non ci fosse stato Gianfranco,
le conseguenze sarebbero state molto più gravi di un braccio
ingessato. Non racconterò la sequenza dell’incidente ma il pronto
intervento di Gian e del grande insegnamento che ho ricevuto.
Ricordo che al pronto soccorso, avevo paura e non volevo restare sola;
Lui è sempre stato con me; a ogni fitta di dolore interveniva con un
massaggio e tutto era più sopportabile, scherzava con me e parlavamo
dell’accaduto. Mi spiegava che era in “ascolto” per comprendere
come mai fosse accaduto in quel modo. Man mano che il tempo
passava tutto, si faceva più chiaro: mi disse che dovevo fermarmi,
che il mio modo di cercare affetto muovendomi di continuo era un
errore, che ero molto possessiva e che si era preso il mio karma per
volontà di Dio...
Così ho ricevuto di nuovo un grande insegnamento: mi ha mostrato
con l’esempio quello che avrei dovuto fare quando, anni prima successe
l’incidente a mio nipote. Mi ha mostrato come nelle difficoltà ci si
assume la responsabilità e come si deve agire, pensando a tutti i
dettagli affinché la persona in difficoltà sia aiutata nel modo giusto.
L’ho sempre visto agire in modo amorevole: dai colloqui con i
medici, alle raccomandazioni fatte all’autista dell’ambulanza, a
come mi ha accompagnato a casa, l’ospitalità che ho ricevuto, le notti
in bianco che ha passato per attenuarmi il dolore...
Ringrazio Dio per tutto quello che mi ha donato in questa vita. Mi ritengo
una persona fortunata e anche in debito verso di Lui, perché io non ho
dato niente... La Guida che Dio mi ha fatto incontrare è meravigliosa,
il suo sguardo è sempre pieno di amore per tutti. Può diventare severo,
ma sempre è pieno di Verità e bontà allo stesso tempo. Egli è dotato di
una pazienza infinita e ci ha dato tutto per dimostrarci che Dio c’è, esiste e
fluisce in noi se lo accettiamo. Ci ha insegnato che se prendiamo la
vita come un supermercato, dove si prende ciò che si vuole per colmare
il vuoto dentro di noi, non possiamo che incontrare la sofferenza.
Ci ha insegnato che dobbiamo lasciare che quel vuoto sia ricolmato da Dio,
attraverso il servizio disinteressato e la preghiera in qualsiasi forma.
Oggi in modo libero e sereno, vivo la mia vita con un bagaglio di
insegnamenti importante, che mi permette di vedere le cose che mi
accadono con occhi diversi e soprattutto mi fanno sempre porre
domande: “perché ho fatto questa scelta? Ho fatto del male a qualcuno
con queste parole?”, “è stato altruismo o convenienza? …
Se ripenso al passato, mi rendo conto che senza l’esperienza vissuta
accanto a Gianfranco non avrei imparato a vivere la solitudine come
un’opportunità. Prima per me stare da sola significava abbandono,
“non ti vuole nessuno”, sconfitta personale... poi vivendola, ho imparato
a vedere gli altri e non a concentrarmi esclusivamente su me stessa.
Questo percorso mi ha permesso di incontrare nel modo giusto il mio
compagno di vita, di vivere il matrimonio in modo consapevole e sincero.
È vero, non ho colto fino in fondo l’opportunità che mi è stata data in
questa vita, di vivere una vita diversa, con dei fratelli spirituali, ma provo
ad onorare ogni giorno gli insegnamenti ricevuti, vivendo con sincerità,
il mio desiderio di famiglia, con responsabilità e gioia.
Per questo, nonostante la mia lontananza, ringrazio con tutto il mio cuore
Gianfranco e i fratelli de “La Via del Ritorno”.
Daniela
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Michela ... Semplice e socevole mamma di famiglia
ha sempre lavorato come istruttrice di nuoto e
come imprenditrice nel settore della ristorazione
Prima di conoscere Gianfranco, mi consideravo una donna indipendente,
discriminante e molto pratica, circondata da tante persone che mi volevano,
mi cercavano e mi consideravano soprattutto per il mio lavoro e per la mia predisposizione alla socializzazione. Questo, con il tempo, aveva contribuito gradualmente ad aumentare la considerazione che avevo di me stessa,
fortificando naturalmente il mio ego che negli anni era cresciuto, senza
che me ne accorgessi…
Mi sentivo, per un certo verso, un po' superiore, pensando di avere il diritto
di criticare con troppa facilità tutto ciò che la vita mi presentava …
E oggi posso affermare, con certezza e consapevolezza, senza una
giustificazione reale …
Avevo perso la reale oggettività delle cose e del mio operato, senza
accorgermene … Troppo spesso, tra l’altro, mi ero trovata, a pensare di
essere nel giusto, anche quando non lo ero, pensando di aver subito
un’ingiustizia, un torto senza soffermarmi a valutare con giusta prospettiva
il mio oper
ato. Tutto era sempre sostenuto da una logica, da un’abilità personale e
da una mia spiegazione sull’accadere degli eventi che mi faceva rimanere
chiusa nelle mie convinzioni e staccata da tutto e da tutti, incapace di
ascoltare ...
Gianfranco mi ha accolto con amore incondizionato da subito, credendo
in me, lasciando che vedessi le conseguenze del mio agire, senza essere
mai giudicata, o abbandonata ... Mi ha sostenuto sempre, con discrezione
e attenzione, con dolcezza o con severità, a seconda della necessità.
E soprattutto davanti ai miei errori, lasciandomi sempre libera di scegliere
il mio agire e senza mai interferire, nonostante la sua grande e chiara
consapevolezza.
Per aiutarmi ed evitare le conseguenze del mio agire, Gianfranco,
negli anni, mi ha regalato preziosi consigli o soluzioni innovative, che avevo
richiesto io,
davanti ai miei obiettivi e alle mie difficoltà. Ma ogni volta, non le avevo
accolte con attenta dedizione, sottovalutandolo, a causa delle mie vecchie
e radicate abitudini e della tanta voglia di muovermi a modo mio.
Il risultato è stato, per lo più, scarso e non proprio giusto.
Gianfranco non riusciva con me, a terminare totalmente i suoi consigli,
che io ero già partita, senza avere una precisa chiarezza e senza essere
certa di aver compreso bene il consiglio donatomi, travisando il messaggio
ricevuto. Il mio atteggiamento era ancora molto personale per lo più
guidato dalle emozioni e provocava tanti impedimenti o la non risoluzione
efficace ai problemi che desideravo risolvere, e tanta sofferenza gratuita.
Questo perché le avevo considerate non importanti o meglio non primarie,
non indispensabili per raggiungere i miei obbiettivi e risolvere le situazioni.
Senza saperlo in questo modo, attiravo inconsapevolmente, tante
situazionidi sofferenza... non ero pronta ad ascoltare, ad imparare
con gratitudine.
Mentre realizzavo i miei obiettivi, ha lasciato accadere sempre tutte le cose
perché io potessi osservarle senza accusarmi o giudicare, ma dandomi
la possibilità di soffermarmi su ciò che era accaduto, osservando come
la vita mi aveva risposto e … analizzando il perché . Per poi poter scegliere
di sbocciare come un fiore, con un nuovo atteggiamento alla vita o
continuare nel mio vecchio modo di agire guidato solo dal mio
pensiero personale … e questo l’ha fatto con tutte le anime che gliel’hanno
richiesto …In me, da subito e per anni, c’è stato il possesso della sua
persona, della sua immagine, della sua efficacia in tutte le situazione e
l’identificarmi in ciò che non avevo ancora trovato in me e che chiaramente
era evidente in Gianfranco. Ho cercato spesso all’inizio di spiegare ciò che
non sapevo in realtà, mostrando di essere una maestra, ma il mio essere
era privo di verità … potete immaginare, essendo la moglie, che brutti
esempi posso aver dato alle persone che si avvicinavano a lui per essere
aiutate…
Inoltre, davanti ad alcune situazioni, legate al denaro, il mio atteggiamento
è stato quello di prendere decisioni risolutive e importanti, anche senza
informare la mia famiglia, e questo senza una reale e logica motivazione …
Mi ero comportata non fraternamente con la mia famiglia che tanto avevo
desiderato e chiesto. Ho osservato come il mio comportamento
incontrollabile, si era ripetuto più volte fino a mettere in difficoltà la mia
famiglia, con delle scelte strettamente personali, convinta di proteggerla
ed essere quindi nel giusto. Tutto questo era accaduto inspiegabilmente …
Nella situazione che si era creata, vedevo bene gli errori delle persone
che accanto a me e insieme a me avevano agito non in maniera giusta,
ma non i miei completamente … Ad un certo punto, dentro me, però è
cambiato qualcosa… la mia anima non ha accettato più il mio
atteggiamento e tutti i comportamenti che ne derivavano.
Davanti a tali miei comportamenti e a quello simile, di altre anime a me
vicine, che ho potuto osservare, Gianfranco però si è sempre comportato
allo stesso modo … Ha donato sempre comprensione, amore e aiuto vero,
al di là del suo essere, del suo unico desiderio, sempre palesato,
di stare in Dio, prendendosi tutte le sofferenze che poteva prendere per
aiutare tutte le anime a ritrovare la pace, la serenità e la gioia nella vita ...
Mentre le persone che si sono presentate a lui, per lo più presentate da me,
in questa prima fase di accoglienza si sono mostrate tutte più o meno
ingrate, hanno cercato sempre di legarlo, possederlo di imporgli i propri
desideri e soprattutto nessuna di queste lo ha lasciato libero… Compreso io naturalmente, fino ad ora.
Da subito, ho potuto osservare come le mie azioni erano guidate oltre che
dai miei desideri personali, da un pensiero continuo che mi portava a
muovere continuamente e sempre più, perdendo naturalmente la presenza
delle cose, a vivere nella confusione, senza che me ne accorgessi.
Ho avuto la possibilità di notare, come il mio agire non rispettava gli altri
esseri, senza accorgermene … A riguardo, ricordo un incontro a cui avevo
partecipato nel Cadore, proprio all’inizio, che mi è ritornato in mente solo
poco tempo fa… Tramite un semplice disegno fatto con altre tre persone in
un unico foglio. Avevo visto come il mio disegnare andava ad interferire
fino a coprire il disegno degli altri, senza rispetto e soprattutto senza
esserne consapevole. Questo episodio poteva bastare a porre l’attenzione
su questo aspetto o a chiedere ulteriori informazioni ad un essere che
consideravo oltre che marito, una guida…
Ma in realtà il mio atteggiamento è brutto dirlo, ma delle infinite perle che
Gianfranco mi ha donato ne ho fatto un cibo da prendere avidamente,
felice,fino a che ad un certo punto vedendo le conseguenze del mio agire,
con un picco disastroso, non ho potuto più nascondere i miei insuccessi e
soprattutto accettare alla mia anima, tutto ciò che avevo scelto …
Ma per questo ho dovuto vivere un possibile disastro per me e la mia
famiglia, tanta era la mia ostinazione nel fare con orgoglio di testa mia.
A distanza di tutti questi anni trascorsi mi sono tornati in mente tantissimi
episodi e parole dette da Gianfranco che nel momento non avevo preso in considerazione, perché non ero pronta ad ascoltare e a cambiare nulla
della mia vita … Ogni suo prezioso consiglio sembrava si perdesse …
Ma oggi gradualmente mi ritornano tutti in mente con una consapevolezza
vista su episodi realmente accaduti ...
Dopo tanto tempo trascorso accanto a Gianfranco ho visto oltre il suo
grande amore verso tutti gli esseri, la sua delicatezza che rivolgeva alle
anime che incontrava ... E per questo aspetto, tante lo hanno sottovalutato
o non compreso. Il suo unico fine, però, è stato sempre solo quello di
aiutarle realmente per ritrovare la serenità e la pace interiore, la felicità…
la propria spiritualità … Di questo ne sono stata testimone.
Un giorno ho conosciuto un simpatico anziano che lo ha definito con r
ispetto “il dottore dell’anima”, bene questa sua definizione mi era piaciuta particolarmente perchè lo rispettava in pieno nel suo ruolo che svolgeva
senza riconoscimenti ufficiali, ma con piena responsabilità e con risultati
evidenti in tutti gli ambiti in cui si avvicinava…
Quello che è certo comunque che egli è sempre stato sincero e chiaro
nell’esporre il suo unico e più grande desiderio di stare con Dio
in meditazione, in preghiera e di aiutare le anime che gli chiedono.
Proprio qualche giorno fa, mentre serena, facevo una passeggiata
nel bosco, mi sono tornate in mente le paure e le ansie presenti nella mia
vita di allora, come conseguenze del mio vivere… Anche se da un lato mi
sentivo una forza della natura … non mi stancavo mai, dall’altro bastavano
una manciata di formiche o di ragni per destabilizzarmi… nonostante mi
piacessero gli animali, provavo fastidio e paura soprattutto verso gli insetti.
Mentre ora quando li prendo in mano, o quando mi fermo ad osservare
i loro movimenti o le loro tattiche di sopravvivenza sorrido serena…
La paura, il fastidio che provavo si sono sciolte naturalmente, con una
nuova consapevolezza …
In questi anni ho riscoperto l’esistenza della Provvidenza, parola per me
prima sconosciuta. Certamente non avevo incluso Dio nella mia vita pratica
e quotidiana, erroneamente.
Ho incontrato inoltre la serenità e la pace, inaspettatamente nel silenzio,
da sola e in mezzo alla natura, io che vivevo sempre a contatto con le
persone.
Ora dietro il mio sorriso c’è più certezza e gioia perché non sono più sola …
Con me c’è, c’è sempre stato e ci sarà sempre Dio. E per questo ringrazio
infinitamente Gianfranco.
La mia vita accanto a Gianfranco è stata sempre permeata di piccoli e
grandi miracoli quotidiani, esperienze pratiche, indelebili nella mia anima ...
La gratitudine e la fedeltà che ora provo realmente, nei suoi confronti,
è cresciuta in questi anni gradualmente grazie ad episodi tangibili e pratici.
Ho imparato che Dio è pratico, esiste e che se veramente lo si considera
un Padre amorevole, sempre ci conduce alla meta da noi ambita,
lasciandoci liberi di sperimentare ogni nostra scelta illusoria e
consigliandoci per una minor sofferenza possibile.
Ho scoperto che la spiritualità è l’aspetto più nobile dell’essere e della vita e
include ogni aspetto dell’esistenza e perciò ora ne comprendo l’importanza
di viverla ogni giorno serenamente ...
Oggi mi rendo conto di essere stata molto convenevole, molto mentale,
rigida e ferma sulle mie opinioni e sulle mie idee, che ormai avevo
consolidato negli anni. Prima di conoscerlo, non mi fidavo più di nessuno…
Per questo per Gianfranco, anima consapevole, non è stato semplice.
Il suo compito era di aiutarmi e basta e così è stato. Ora mi rendo conto di
cosa significhi veramente amare senza condizioni…
Solo grazie al suo aiuto, al suo amore incondizionato e alla sua infinita
pazienza che ha avuto con me, che sono riuscita a spostare l’attenzione
da me stessa, e a ricevere un cambiamento graduale del mio atteggiamento
di vita ...
Grazie per sempre caro e amato Gianfranco.
Grazie per la tua fede.
Grazie per le tue preghiere continue e silenziose e per le sofferenze
che su di te ricevi.
Grazie per il tuo esempio di speranza quotidiana caro e amato Gianfranco.
Ovviamente quello avete letto è solo un cenno delle continue esperienze
meravigliose che ho vissuto e che potrete presto leggere in un libro che
sarà presto disponibile.
Michela - ShivaRamananda Ma
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Antonella... Esperta manager e responsabile delle vendite internazionale
Quando ero molto giovane, mia madre mi ha raccontato che ero nata “per sbaglio”. Credo che questo mi ha sempre condizionato ed anche ora a volte il ricordo, in momenti di stanchezza e tristezza, provoca in me tanto dolore. In particolare, credo che ha influenzato il mio atteggiamento verso la verità e la giustizia. O verso la falsità e l’ingiustizia. Che provavo, che vedevo, che facevo. Di certo, molte volte nella mia vita mi sono sentita sbagliata, sconveniente, inopportuna, inadatta, fuori posto (e le lacrime d’improvviso affiorano…). E allora credo che ho sempre cercato mille modi di essere amata, a volte in modo tenero, a volte dissimulando, a volte con rabbia.
Poi, un giorno ero a Milano, in una mattina di sole tiepido, in strada fuori dall’albergo dove avevo dormito; fumavo una sigaretta aspettando il mio collega. L’appuntamento che avevo era importante: avevo paura di sbagliare, di aver sbagliato nel preparare il mio incontro di lavoro. Camminavo avanti ed indietro davanti alla porta dell’albergo. Tesa, molto tesa. Ma sembrava che l’aria si fosse fatta trasparente. La luce anche. E il mio pensiero è andato alle parole di mia madre ed immediatamente dopo ad una certezza, di una certezza dell’anima: “che importa Anto, Dio ti ama lo stesso; certo, bisogna fare del proprio meglio nel lavoro; ma se anche va male potrebbe essere che hai sbagliato e non disperarti perché sei amata comunque; oppure potrebbe essere che è così che deve andare e tu limitati ad essere attenta e rispettosa: che Dio vede e provvede”. E subito dopo: “E se Dio ti ama anche se tu sbagli, anche tu è giusto che ami il creato quantunque sbagli”. A quel punto, la testa ha cominciato a girarmi, il petto ad aprirsi, in quella strada qualsiasi di Milano, di una qualsiasi mattina di lavoro della scorsa estate. Il tempo e lo spazio c’erano ma sembravano senza spessore e densità: una gioia di liberazione come un’acqua che esce da una fontana e sborda dalla vasca… Fluuuu, Fluuuu, fluoooori…. Flusssssi… scccc….
Dopo alcuni mesi, un giorno ero al mare e mentre percepivo la schiuma delle onde sulle mie gambe, ho ricordato nell’anima (è ancora or ora impressa in me…) quella ragazza che anni fa giocava con la schiuda delle onde, seduta sui sassi che rotolavano sotto di lei, mentre lei rideva, rideva, rideva, vestita e bagnata, piena di gioia di bimba, noncurante del temporale in arrivo. Non so neanche se poi è piovuto, non ricordo; come non ricordo neanche che appuntamento avessi quel giorno a Milano. Che importa. Cosa può esserci di più bello di ricevere questi attimi dalla vita, che restano in te e ti accompagnano sempre? Forse solo un ricordo: per me e per chi ne ricercherà la verità. Che importa capire: non è abbastanza un ricordo che ti riporta alla vita?
Una persona a me tanto cara, un giorno mi ha detto: “cos’è che desideri così tanto?”. Non lo trovavo, non lo esprimevo: mi ha aiutato a pronunciarlo, questo mio desiderio e mille altri, così nascosti eppure così potenti. Il cuore si ferma per la loro potenza, e violenza. Ma ci sono, questi desideri: a volte come prigione, a volte come gioia, dipende. Mi ha poi aiutato consigliandomi cosa fare e come fare per raggiungerli. E da lontano, nella solitudine, mi ha seguito, rispettando ogni mio passo, noncurante dei miei errori ma consapevole del mio dolore, nascosto, profondo, da non riuscire neanche a piangere per quanto è forte. Ma sono una roccia, me l’ha detto lui, ed io a lui credo. Punto e basta.
Io lo so. Poi il dolore passa e mi sento più leggera. E la vita riparte. Perché ho creduto. È successo tante volte con lui, tutte le volte che mi ostinavo, tutte le volte che poi ho creduto.
Ha così gioito con me, nella solitudine e discrezione, ringraziando Dio al mio posto, quando i doni sono arrivati: immensi, inimmaginabili, uno stupore ed una meraviglia assoluta. Per tuti “impossibile”, per me meraviglia di un miracolo di oggi, del nostro tempo; eppure nascosto, ma forse per discrezione: chi ci avrebbe creduto? Ma io lo so. L’ho visto farsi, nei mesi, nei giorni, nelle notti… Quel giorno sono andata in chiesa, ne cercavo una aperta: alle 7 di sera non erano tutte aperte ma il mio cuore suonava campane a festa. Chissà se questa persona a me tanto cara ha sentito questa immensa gioia. È un po’ difficile per me parlare – il mio cuore ringrazia, le parole non riescono. Spero che sia così.
Ora che ho ricevuto questo dono, che quel giorno a Milano il mio cuore si è sciolto in schiuma tiepida di una fontana profonda ed intensa… (e no, non importa che appuntamento fosse…)… ora importa che quel giorno, vestita di un abito di seta azzurro, ero in quel mattino dal sole tiepido – come fosse un abbraccio infinito che non ti stringe ma ti fa volare, respirando ed accogliendo la luce di quel attimo, che ancora c’è. C’è e basta. Ora va bene così. Ora sì. Non importa se sbaglio, importa stare con Te e con chi, con Te, mi ha mostrato la Via: che c’era, che era bella, che era semplice, che è – bastava fidarsi almeno un pochettino e non dimenticare, né i miei errori, n’è l’amore ricevuto, da un fratello, da un Padre, da chi ama senza giudicarti e senza chiedere; solo ti ama.
Ti ama e basta. Sempre.