IL PRINCIPIO UNICO ED UNIVERSALE

 

Sperimentando l'incontro con l'esistenza
di una coscienza unitaria e cosmica, di natura
infinitamente amorevole e infinitamente conoscente
sempre presente maestro e guida di ogni creatura
si può gradualmente ritrovare un vivere sereno

 

 

 

UN MERAVIGLIOSO PERCORSO DI VITA

 

libero e volontario che accompagna l'anima sincera

con gradualità nella dimensione reale 
della gratitudine consapevole


 

 

UN NUOVO ATTEGGIAMENTO ALLA VITA

 

... uno stato d'animo crescente e consapevole di
vera gioia sempre nuova e duratura in armonia e rispetto 
​con il libero arbitrio di ogni creatura

 

dove giorno dopo giorno nel vivere liberamente
la sua quotidianità, l'anima ritrova o 
si accorge di come
il suo agire riceve nuovamente dalla vita
 risposte dolci e consapevolizzanti

di vera Pace, Luce e Amore


un esistere sereno, sempre più consapevole e presente
in armonia e rispetto con il libero arbitrio di ogni creatura  

 

 

UN GRADUALE  VIVERE FRATERNO 

 

Questo infinito dono, giunge all'anima
giorno dopo giorno, dall'imparare come vivere

l'ascolto volontario e sincero con l'infinito ed amorevole
Maestro Universale... nel suo quotidiano

 

verificando, al di là di una comprensione immediata 
come la vita risponda sempre dolcemente
consapevolizzando, con meravigliose esperienze
...  infiniti doni di vera Pace, Luce e Amore

 

 

DALLA SOFFERENZA ALLA PROVVIDENZA

 

Questa scelta di vita vi regalerà la meravigliosa esperienza
di conoscere la gioiosa Provvidenza

 

legge universale e possibile maestra di vita che gradualmente insegna e dona all' anima la naturale via consapevole per sperimentare la condizione
di fratellanza universale

 

mostrandogli con sua sorpresa di essere
l'altra figura della stessa medaglia, dove appare anche
la Maestra sofferenza 

 

Giorno dopo giorno con questa scelta di vita si accorgerà
con sua meraviglia come la sofferenza personale
nella sua funzione di educatrice
ad un giusto vivere in armonia e rispetto con il creato
... non sarà più necessaria come presenza nel suo quotidiano 

 

Un infinito dono questo che, gli permetterà di sorgere...

di ritrovarsi immersa in un graduale stato d'animo
presente, sereno e stabile


da dove osservarla sempre più consapevolmente
sciogliersi per sempre, naturalmente come neve al sole
sostituita dalla dolce educatrice di vita fraterna
la gioiosa provvidenza


 

                          

- IL RISVEGLIO 

 

 

LA VERA NATURA DELL'ANIMA 

 

si rivela e a questo punto si accorge come
il suo volontario e sincero, confrontarsi con la vita
ogni giorno, le regala sempre più conoscenza e gratitudine 

... la coscienza della sua vera natura infinita e intuitiva 


 

INIZIA IL RITORNO 
 

permettendole di conoscersi ed essere
al di là del pensiero, delle emozioni e delle sue azioni
dei desideri e delle paure... del suo credo personale

 

Vera pace e luce radiante e senza condizioni
divenendo gradualmente un essere
consapevolmente appagato... distaccato
dalle cose della vita


Una creatura serena ed umile...  disposta all'ascolto che
ogni giorno riceve naturalmente nel fare, dal suo fare
quello che gli occorre

 

ricevendo, la percezione graduale della natura
infinitamente amorevole del Creato che
ritrova attivo in lei come una cosa sola.. uno con lei
generatore di gioia sempre nuova

riconoscendolo come, la sua vera natura ritrovata
l'unica vera natura esistente e presente... da sempre. 

 

  

Servizi

 

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MICHELA

Prima di conoscere Gianfranco, ero una donna indipendente,
discriminante e molto pratica, circondata da tante persone che mi
volevano, che mi cercavano e che mi consideravano soprattutto per il
mio lavoro e per la mia predisposizione alla socializzazione. Questo,
con il tempo, aveva contribuito gradualmente ad aumentare la
considerazione che avevo di me stessa, fortificando naturalmente il
mio ego che negli anni era cresciuto senza che me ne accorgessi… Mi
sentivo, per un certo verso, un po' superiore, pensando di avere il
diritto di criticare tutto ciò che mi si presentava… E oggi posso
affermare, con certezza e consapevolezza, senza una giustificazione
reale.

Proprio qualche giorno fa, mentre serena, facevo una passeggiata nel
bosco, mi sono tornate in mente le paure e le ansie presenti nella mia
vita di allora, come conseguenze del mio vivere… Anche se da un lato
mi sentivo una forza della natura … non mi stancavo mai, dall’altro
bastavano una manciata di formiche o di ragni per destabilizzarmi…

Con il tempo, inoltre, mi ero trovata a perdere la reale oggettività
delle cose e del mio operato … Troppo spesso, mi ero trovata, a
pensare di essere nel giusto, anche quando non lo ero, pensando di
aver subito un’ingiustizia, un torto. Tutto questo era sempre
sostenuto da una logica, da una mia spiegazione sull’accadere degli
eventi e da un’abilità personale e che mi faceva rimanere chiusa nelle
mie convinzioni e staccata da tutto e da tutti... incapace di
ascoltare. Questo aspetto, del resto l’ho riscontrato nella maggior
parte delle persone di oggi … Tutto questo delineava tanti aspetti che
non avevo mai considerato, fino a che non ho incontrato Gianfranco e
la Via del Ritorno.

Quindici anni fa ho iniziato un vero e sottile percorso di crescita
personale e di vita, grazie al solo amore ricevuto da una grande anima
di nome Gianfranco, che mi ha mi ha accolto con amore incondizionato
da subito, facendomi intravedere le conseguenze del mio agire, senza
essere mai giudicata, ma credendo in me e dandomi la possibilità, di
sbocciare come un fiore dopo aver consapevolizzato il perché nella mia
vita avevo sofferto.

…  Mi ha sostenuto, con tanta delicatezza, lasciandomi sempre libera
di scegliere il mio agire e senza interferire, nonostante la sua
grande e chiara consapevolezza. Ha lasciato accadere tutte le cose
perché potessi osservarle senza accusarmi e accusare, dandomi la
possibilità di soffermarmi su ciò che era accaduto analizzando il
perché. Davanti ad alcune situazioni, legate al denaro, il mio
atteggiamento è stato quello di prendere decisioni senza informare la
mia famiglia, per nascondere i miei insuccessi, per sembrare quello
che non ero stata in realtà con i fatti … Mi ero comportata non
fraternamente proprio con la mia famiglia che tanto avevo desiderato e
chiesto. Ho osservato come il mio comportamento incontrollabile si era
ripetuto più volte mettendo in difficoltà la mia famiglia, se non
avessi avuto un’anima consapevole in Dio ... Tutto ciò era accaduto
senza motivo apparente, inspiegabilmente… Dopo tanti anni accanto a
Gianfranco avevo compreso e consapevolizzato le sue parole dette
precedentemente sempre con discrezione, ma con profonda verità, e che
allora non condividevo totalmente…

Davanti a tali miei comportamenti e a quello di altre anime vicine che
ho potuto osservare, Gianfranco si è sempre comportato allo stesso
modo … Ha donato sempre comprensione, amore e aiuto al di là del suo
essere…del suo unico desiderio, sempre palesato, di stare in Dio.
Mentre le anime ingrate hanno cercato sempre di legarlo, possederlo di
imporgli i propri desideri e non lasciarlo libero… Compreso io
naturalmente, fino ad ora.

Da subito, ho potuto osservare come le mie azioni erano guidate oltre
che dai miei desideri personali, da un pensiero continuo che mi
portava a muovere continuamente e sempre più, perdendo naturalmente la
presenza delle cose, a vivere nella confusione, senza che me ne
accorgessi. Inoltre, ho avuto la possibilità di notare, come il mio
agire non rispettava gli altri esseri, senza accorgermene …  A
riguardo, ricordo un incontro a cui avevo partecipato nel Cadore, che
mi è ritornato in mente solo poco tempo fa… Tramite un semplice
disegno fatto con altre tre persone in un unico foglio. Avevo visto
come il mio disegnare andava ad interferire fino a coprire il disegno
degli altri, senza rispetto e soprattutto senza esserne consapevole.
Questo episodio poteva bastare a porre l’attenzione su questo aspetto
o a chiedere ulteriori informazioni ad un essere che consideravo oltre
che marito, una guida…

Ma in realtà il mio atteggiamento è brutto dirlo, ma delle infinite
perle che Gianfranco mi ha donato ne ho fatto solo un cibo da prendere
avidamente, felice, fino a che ad un certo punto vedendo le
conseguenze del mio agire, non ho potuto più nascondere i miei
insuccessi e soprattutto accettare tutto ciò che avevo scelto …

A distanza di tutti questi anni trascorsi mi sono tornati in mente
tantissimi episodi e parole dette da Gianfranco che nel momento non ho
preso in considerazione, perché non ero pronta ad ascoltare nulla…
Ogni suo prezioso consiglio sembrava si perdesse … Ma oggi
gradualmente mi ritornano tutti in mente con una consapevolezza vista
su episodi realmente accaduti ...

Dopo tanto tempo trascorso accanto a Gianfranco ho visto oltre il suo
grande amore verso tutti gli esseri, la sua delicatezza che rivolgeva
alle anime che incontrava o che gli ho presentato proprio io. E per
questo aspetto, tante lo hanno sottovalutato o non compreso.

In questi anni ho riscoperto l’esistenza della Provvidenza, parola per
me prima sconosciuta. Certamente non avevo incluso Dio nella mia vita
pratica e quotidiana ... Ho incontrato serenità e la pace,
inaspettatamente nel silenzio e in mezzo alla natura. Ora dietro il
mio sorriso c’è la certezza e la gioia perché non sono più sola … Con
me c’è, c’è sempre stato e ci sarà sempre Dio. E per questo ringrazio
infinitamente Gianfranco.

La mia vita accanto a Gianfranco è stata sempre permeata di piccoli e
grandi miracoli quotidiani, esperienze pratiche indelebili nella mia
anima ...

A tale proposito desidero raccontare una delle tante meravigliose
esperienze di credere e vivere nella provvidenza, cosa che fino allora
non era entrata nella mia vita a causa delle mie scelte molto e troppo
spesso convenevoli.

Un giorno dopo esserci trasferiti in un paesino di montagna, dopo aver
comprato una casa, averla ristrutturata e ammobiliata eravamo senza
lavoro e rimasti con poca disponibilità economica. Il mio maestro, che
da sempre mi legge nel pensiero, mi disse: ”Sei preoccupata? e io
risposi sì... "Non temere" mi disse "poiché Dio regola il tutto e
nutre tutte le creature perché mai non dovrebbe aiutarti, se questo
desiderio lo cerchi nel giusto modo?" " Ti ricordi cosa dice in merito
Gesù…se Dio da mangiare ad un passero perché non dovrebbe darlo a te…
Chiedi e ascolta e vedrai ti sarà dato".

Il giorno dopo mi ha bussato una vicina che mi proponeva un piccolo
lavoretto come donna di compagnia ad una anziana signora. Subito ho
accettato con tanta gioia e riconoscenza. E’ stata una bella
esperienza. Era un’anima sempre allegra che aveva fatto parte del coro
della chiesa di Nebbiù e che aveva consegnato di persona i calzetti a
Papa Giovanni Paolo II. Passavo il tempo cantando con lei canzoni
Divine che adoravo e la ascoltavo mentre mi raccontava la sua vita con
tanta gioia. Poi Gianfranco mi ha chiesto: "Quanto deve entrare ancora
perché tu possa vivere serenamente senza il condizionamento quotidiano
dei soldi?’’.

Gli risposi "trecento euro", bene non ci crederete questi soldi
arrivarono ogni mese per 7 anni in tante maniere e forme diverse, fino
a che ci fu la necessità. E non solo da lì a tre mesi arrivò un buon
lavoro a cui tanto speravo e che Gianfranco con tanto amore e pazienza
mi aveva aiutato ad ottenere scrivendo anche di suo pugno il mio
curriculum là dove nessuno ci credeva e ci consigliava di presentare
il curriculum scritto con il computer o a macchina.

La gratitudine e la fedeltà che ora provo realmente, è cresciuta in
questi anni gradualmente grazie ad episodi tangibili e pratici.

Ho imparato che Dio è pratico, esiste e che se veramente lo si
considera un Padre amorevole, sempre ci conduce alla meta da noi
ambita, lasciandoci liberi di sperimentare ogni nostra scelta
illusoria e consigliandoci per una minor sofferenza possibile.

La spiritualità è l’aspetto più nobile dell’essere e della vita.

Include ogni altro aspetto dell’esistenza, da quello fisico a quello
emotivo, mentale, permettendo di superare serenamente, ogni barriera
mentale sia essa morale che religiosa. Ogni anima dovrebbe includere
nel suo modo di vivere la praticità serena e pacifica di un vivere
spirituale.

Oggi mi rendo conto di essere stata molto convenevole, molto mentale,
rigida e ferma sulle mie opinioni e sulle mie idee, che ormai avevo
consolidato negli anni. Prima di conoscerlo, non mi fidavo più di
nessuno…

Ora mi rendo conto di cosa significhi veramente amare senza
condizioni, per lui non è stato semplice. Il suo compito era di
aiutarmi e basta e così è stato.

Solo grazie all’aiuto ricevuto tramite un’anima consapevole, al suo
amore incondizionato e alla sua infinita pazienza che ha avuto con me,
ora posso affermare che sono riuscita a spostare l’attenzione da me
stessa.

Il cambiamento graduale, donatomi da Dio e che ho scelto di seguire è
stato travisato inizialmente da molte persone e soprattutto dalle
persone a me legate da qualche convenienza … Compreso la mia famiglia.
Tutti hanno incolpato Gianfranco, lo hanno accusato di plagio nei miei
confronti, alcune hanno tentato con calunnie di diffamarlo ma la cosa
strana e che molte di loro e ne sono testimone, in diverse situazioni
in cui si sono trovati o in difficoltà o nel bisogno hanno sempre,
tramite me, chiesto aiuto a Gianfranco, il quale sempre ha risposto
senza giudicare e donandosi con serena fratellanza.

Ogni volta con la sua infinita serenità mi ha tranquillizzato e
portandomi gradualmente a non giudicare ma ad amare ed a comprendere.
Oggi dopo aver vissuto numerose sofferenze per loro mano, gradualmente
queste persone hanno o cercano di riaprire più o meno consapevolmente,
il dialogo, che come dice lui non si è mai deteriorato ma, che per
loro scelta si è dovuto nel rispetto delle loro volontà, interrompere.


Ora posso sostenere fermamente che la mia vita si è colmata di
provvidenza e gioia

Grazie per sempre caro e amato Gianfranco

Grazie maestro che non sembri un maestro

Grazie per la tua fede

Grazie per le tue preghiere continue e silenziose e per le sofferenze
che su di te ricevi

Grazie per il tuo esempio di speranza quotidiana mio amato Gianfranco

Ovviamente quello avete letto è solo un cenno di una continua storia
meravigliosa che ognuno di voi può vivere se veramente lo cerca con
sincera gratitudine.

Un caro saluto Michela - ShivaRamananda  BRAHMAN

 

      

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Servizio 3

Servizio 4

ANTONELLA

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Montebello di Bertona, 07 settembre 2018

Barchi, 07 ottobre 2018



Quando ero molto giovane, mia madre mi ha raccontato che ero nata “per
sbaglio”. Credo che questo mi ha sempre condizionato ed anche ora a
volte il ricordo, in momenti di stanchezza e tristezza, provoca in me
tanto dolore. In particolare, credo che ha influenzato il mio
atteggiamento verso la verità e la giustizia. O verso la falsità e
l’ingiustizia. Che provavo, che vedevo, che facevo. Di certo, molte
volte nella mia vita mi sono sentita sbagliata, sconveniente,
inopportuna, inadatta, fuori posto (e le lacrime d’improvviso
affiorano…). E allora credo che ho sempre cercato mille modi di essere
amata, a volte in modo tenero, a volte dissimulando, a volte con
rabbia.

Poi, un giorno ero a Milano, in una mattina di sole tiepido, in strada
fuori dall’albergo dove avevo dormito; fumavo una sigaretta aspettando
il mio collega. L’appuntamento che avevo era importante: avevo paura
di sbagliare, di aver sbagliato nel preparare il mio incontro di
lavoro. Camminavo avanti ed indietro davanti alla porta dell’albergo.
Tesa, molto tesa. Ma sembrava che l’aria si fosse fatta trasparente.
La luce anche. E il mio pensiero è andato alle parole di mia madre ed
immediatamente dopo ad una certezza, di una certezza dell’anima: “che
importa Anto, Dio ti ama lo stesso; certo, bisogna fare del proprio
meglio nel lavoro; ma se anche va male potrebbe essere che hai
sbagliato e non disperarti perché sei amata comunque; oppure potrebbe
essere che è così che deve andare e tu limitati ad essere attenta e
rispettosa: che Dio vede e provvede”. E subito dopo: “E se Dio ti ama
anche se tu sbagli, anche tu è giusto che ami il creato quantunque
sbagli”. A quel punto, la testa ha cominciato a girarmi, il petto ad
aprirsi, in quella strada qualsiasi di Milano, di una qualsiasi
mattina di lavoro della scorsa estate. Il tempo e lo spazio c’erano ma
sembravano senza spessore e densità: una gioia di liberazione come
un’acqua che esce da una fontana e sborda dalla vasca… Fluuuu, Fluuuu,
fluoooori…. Flusssssi… scccc….

 Dopo alcuni mesi, un giorno ero al mare e mentre percepivo la schiuma
delle onde sulle mie gambe, ho ricordato nell’anima (è ancora or ora
impressa in me…) quella ragazza che anni fa giocava con la schiuda
delle onde, seduta sui sassi che rotolavano sotto di lei, mentre lei
rideva, rideva, rideva, vestita e bagnata, piena di gioia di bimba,
noncurante del temporale in arrivo. Non so neanche se poi è piovuto,
non ricordo; come non ricordo neanche che appuntamento avessi quel
giorno a Milano. Che importa. Cosa può esserci di più bello di
ricevere questi attimi dalla vita, che restano in te e ti accompagnano
sempre? Forse solo un ricordo: per me e per chi ne ricercherà la
verità. Che importa capire: non è abbastanza un ricordo che ti riporta
alla vita?



Una persona a me tanto cara, Gianfranco, un giorno mi ha detto: “cos’è
che desideri così tanto?”. Non lo trovavo, non lo esprimevo: mi ha
aiutato a pronunciarlo, questo mio desiderio e mille altri, così
nascosti eppure così potenti. Il cuore si ferma per la loro potenza, e
violenza. Ma ci sono, questi desideri: a volte come prigione, a volte
come gioia, dipende. Mi ha poi aiutato consigliandomi cosa fare e come
fare per raggiungerli. E da lontano, nella solitudine, mi ha seguito,
rispettando ogni mio passo, noncurante dei miei errori ma consapevole
del mio dolore, nascosto, profondo, da non riuscire neanche a piangere
per quanto è forte. Ma sono una roccia, me l’ha detto lui, ed io a lui
credo. Punto e basta.
Io lo so. Poi il dolore passa e mi sento più leggera. E la vita
riparte. Perché ho creduto. È successo tante volte con lui, tutte le
volte che mi ostinavo, tutte le volte che poi ho creduto.
Ha così gioito con me, nella solitudine e discrezione, ringraziando
Dio al mio posto, quando i doni sono arrivati: immensi,
inimmaginabili, uno stupore ed una meraviglia assoluta. Per tuti
“impossibile”, per me meraviglia di un miracolo di oggi, del nostro
tempo; eppure nascosto, ma forse per discrezione: chi ci avrebbe
creduto? Ma io lo so. L’ho visto farsi, nei mesi, nei giorni, nelle
notti… Quel giorno sono andata in chiesa, ne cercavo una aperta: alle
7 di sera non erano tutte aperte ma il mio cuore suonava campane a
festa. Chissà se questa persona a me tanto cara ha sentito questa
immensa gioia. È un po’ difficile per me parlare – il mio cuore
ringrazia, le parole non riescono. Spero che sia così.
Ora che ho ricevuto questo dono, che quel giorno a Milano il mio cuore
si è sciolto in schiuma tiepida di una fontana profonda ed intensa… (e
no, non importa che appuntamento fosse…)… ora importa che quel giorno,
vestita di un abito di seta azzurro, ero in quel mattino dal sole
tiepido – come fosse un abbraccio infinito che non ti stringe ma ti fa
volare, respirando ed accogliendo la luce di quel attimo, che ancora
c’è. C’è e basta. Ora va bene così. Ora sì. Non importa se sbaglio,
importa stare con Te e con chi, con Te, mi ha mostrato la Via: che
c’era, che era bella, che era semplice, che è – bastava fidarsi almeno
un pochettino e non dimenticare, né i miei errori, n’è l’amore
ricevuto, da un fratello, da un Padre, da chi ama senza giudicarti e
senza chiedere; solo ti ama.
Ti ama e basta. Sempre.

 

 

 

 

 

DANIELA

Daniela

Scrivere la mia esperienza con Gianfranco per me è una grande gioia,

se non lo avessi incontrato, non sarei passata incolume attraverso

le sofferenze che ho incontrato nella mia vita, soprattutto non avrei

imparato a considerarle un dono. L’ostinazione che mi ha fatto compagnia

fin dall’infanzia, ha permesso che arrivassi sempre alla soglia del mio

desiderio, anche percorrendo strade diverse, con fatica e duro lavoro,

ma il finale era sempre lo stesso: tutto crollava inesorabilmente.

Senza l’amore disinteressato di Gianfranco e soprattutto senza

il suo esempio, non avrei mai riconosciuto la presenza di Dio nella mia vita,

una presenza che ha quietato il turbine nella mia mente e mi ha insegnato

a fare a pace con me stessa.

Prima di conoscere Gian ero una ragazza circondata da amici e parenti,

ma incapace di comunicare cose profonde e personali: tenevo discorsi

superficiali e avevo contatti superficiali; inoltre ero molto critica

e tagliente con i miei familiari, mi ritenevo così forte da poter decidere

e fare quello che desideravo. Avevo le idee chiare sul mio futuro,

su quello che era bene e male, mi consideravo una persona pratica

e lavoratrice e le opinioni degli altri non mi interessavano granché:

sapevo quello che volevo, cosa fare per ottenerlo e portavo i miei progetti

fino in fondo e ...sempre sono andata a fondo insieme a loro.

Così mi sono sposata, organizzando tutto alla perfezione e nei

minimi dettagli, purtroppo però tutto ciò che avevo confezionato mancava

di sostanza. Subito dopo il viaggio di nozze, infatti, l’uomo che avevo

sposato era diventato un estraneo e solo dopo un mese mi

confessò di essere innamorato di un’altra ragazza: il mio sogno

crollava come un castello di carte. La disperazione in cui mi sono

trovata di colpo è stata però la scintilla che mi ha aperto gli occhi,

anzi che ha tolto i miei paraocchi sulla vita e sul mondo che mi circondava.

Nel periodo successivo così difficile e doloroso Gianfranco mi ha

amorevolmente accompagnato a comprendere il perché dell’accaduto,

mostrandomi gli errori commessi. Egli mi ha aiutato a eliminare ogni

rancore verso mio marito, ad accettarmi e soprattutto mi ha protetto

dal mondo esterno, senza mai abbandonarmi.

Nonostante il sorprendente aiuto che avevo ricevuto, sebbene avessi

fatto qualche piccolo passo in avanti, la mia mente non mi dava pace:

i miei bisogni e i miei desideri riaffioravano, facendomi provare

sentimenti come inadeguatezza, inutilità e solitudine. Tutto ciò ha

permesso al mio ego di prendere il sopravvento e mi sono ritrovata a

organizzare di nuovo la mia vita di testa mia, facendomi rivivere

altre situazioni dolorose, una delle quali mi ha segnato profondamente.

Durante le vacanze di Natale avevo deciso di portare mio nipote a

giocare sulla neve, scegliendo di fare delle discese con il bob in una

pista in cui ero andata qualche anno prima. Siamo giunti, tutti euforici

ed emozionati, sulla pista che si presentava molto impegnativa e con

belle pendenze, spesso in passato avevo visto bambini scendere, così ho

pensato che fosse entusiasmante provare.

Ho fatto sempre le discese in sicurezza tenendo il bambino con me,

fino a che ne abbiamo provato due separati. Nella prima siamo venuti giù

insieme l’uno accanto all’altro e, a parte una piccola caduta al centro della

pista, tutto è andato bene; nella seconda invece, passando sotto le reti

di protezione, mio nipote è uscito dalla pista andando a sbattere

su di un albero, procurandosi così un grosso trauma alla bocca. Ancora

oggi non riesco a descrivere quegli attimi concitati e dolorosi: la chiamata

a mia sorella, la corsa all’ospedale, l’incontro con Gian accorso in nostro

aiuto, il pronto soccorso...

In tutto quel trambusto emotivo l’unica cosa che sono riuscita a fare è

stata scappare e chiudermi in me stessa... colpa e dolore si

rincorrevano nella mia mente, i silenzi diventavano insostenibili,

volevo solo star sola, al buio. Solo ora comprendo che la mia smaniosa

corsa al piacere e al divertimento portava alla cecità, alla sofferenza e che

tutto questo è arrivato per farmi fermare, affinché ritirandomi da tutto

e da tutti in preghiera, potessi di nuovo vedere. Gian è stato, neanche a

dirlo, vicino a noi tutti, prendendosi su di sé il carico di tutta questa

sofferenza.

Senza essere mai accusata, ho ricevuto un costante aiuto, fino a riuscire

ad avere la comprensione dei miei errori. Quante volte mi sono detta:

”Me l’aveva detto!”, dalla più piccola sciocchezza materiale, alla cosa

più grave e importante… Ho sempre avuto sempre un giusto consiglio

, una giusta previsione. Come vorrei aver ascoltato e seguito ogni

singola parola o indicazione detta, ed evitare le sofferenze; ma fino a

che non nasce quel sentimento di amore e riconoscenza profonda,

il tuo ego prende il sopravvento, puoi solo pregare Dio affinché apra

il tuo cuore ...

Gianfranco quando parla dice sempre la Verità e utilizza qualsiasi metodo,

per mostrarti quello che sei, quello che produci sugli altri e i problemi cui

vai incontro. Con me ha usato le arti marziali, la cura della casa, come

pulire, riordinare, cucinare, lavare, stirare; creare strutture che la

migliorassero rendendola più funzionale; ha usato il gioco, la natura,

la lettura di testi sacri e non.

In sostanza usando qualsiasi strumento, mi ha mostrato concretamente

che Dio, è in tutte le cose e parla attraverso tutte le cose.

Penso spesso al fatto che nonostante Gian sapesse da sempre chi fossi

e cosa avrei potuto combinare invece di evitarmi mi ha accolto e

accompagnato amorevolmente fino a qui.

Quando ho avuto l’incidente, dove mi sono trovata schiacciata tra un

albero e il pulmino in manovra, se non ci fosse stato Gianfranco,

le conseguenze sarebbero state molto più gravi di un braccio

ingessato. Non racconterò la sequenza dell’incidente ma il pronto

intervento di Gian e del grande insegnamento che ho ricevuto.

Ricordo che al pronto soccorso, avevo paura e non volevo restare sola;

Lui è sempre stato con me; a ogni fitta di dolore interveniva con un

massaggio e tutto era più sopportabile, scherzava con me e parlavamo

dell’accaduto. Mi spiegava che era in “ascolto” per comprendere

come mai fosse accaduto in quel modo. Man mano che il tempo

passava tutto, si faceva più chiaro: mi disse che dovevo fermarmi,

che il mio modo di cercare affetto muovendomi di continuo era un

errore, che ero molto possessiva e che si era preso il mio karma per

volontà di Dio...Così ho ricevuto di nuovo un grande insegnamento: mi
ha mostrato

con l’esempio quello che avrei dovuto fare quando, anni prima successe

l’incidente a mio nipote. Mi ha mostrato come nelle difficoltà ci si

assume la responsabilità e come si deve agire, pensando a tutti i

dettagli affinché la persona in difficoltà sia aiutata nel modo giusto.

L’ho sempre visto agire in modo amorevole: dai colloqui con i

medici, alle raccomandazioni fatte all’autista dell’ambulanza, a

come mi ha accompagnato a casa, l’ospitalità che ho ricevuto, le notti

in bianco che ha passato per attenuarmi il dolore...

Ringrazio Dio per tutto quello che mi ha donato in questa vita. Mi ritengo

una persona fortunata e anche in debito verso di Lui, perché io non ho

dato niente... La Guida che Dio mi ha fatto incontrare è meravigliosa,

il suo sguardo è sempre pieno di amore per tutti. Può diventare severo,

ma sempre è pieno di Verità e bontà allo stesso tempo. Egli è dotato di

una pazienza infinita e ci ha dato tutto per dimostrarci che Dio c’è, esiste e

fluisce in noi se lo accettiamo. Ci ha insegnato che se prendiamo la

vita come un supermercato, dove si prende ciò che si vuole per colmare

il vuoto dentro di noi, non possiamo che incontrare la sofferenza.

Ci ha insegnato che dobbiamo lasciare che quel vuoto sia ricolmato da Dio,

attraverso il servizio disinteressato e la preghiera in qualsiasi forma.

Oggi in modo libero e sereno, vivo la mia vita con un bagaglio di

insegnamenti importante, che mi permette di vedere le cose che mi

accadono con occhi diversi e soprattutto mi fanno sempre porre

domande: “perché ho fatto questa scelta? Ho fatto del male a qualcuno

con queste parole?”, “è stato altruismo o convenienza?  …

Se ripenso al passato, mi rendo conto che senza l’esperienza vissuta

accanto a Gianfranco non avrei imparato a vivere la solitudine come

un’opportunità. Prima per me stare da sola significava abbandono,

“non ti vuole nessuno”, sconfitta personale... poi vivendola, ho imparato

a vedere gli altri e non a concentrarmi esclusivamente su me stessa.

Questo percorso mi ha permesso di incontrare nel modo giusto il mio

compagno di vita, di vivere il matrimonio in modo consapevole e sincero.

È vero, non ho colto fino in fondo l’opportunità che mi è stata data in

questa vita, di vivere una vita diversa, con dei fratelli spirituali, ma provo

ad onorare ogni giorno gli insegnamenti ricevuti, vivendo con sincerità,

il mio desiderio di famiglia, con responsabilità e gioia.

Per questo, nonostante la mia lontananza, ringrazio con tutto il mio cuore

Gianfranco e i fratelli de “La Via del Ritorno”.

Daniela
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Prima di conoscere Gianfranco, ero una donna indipendente,
discriminante e molto pratica, circondata da tante persone che mi
volevano, che mi cercavano e che mi consideravano soprattutto per il
mio lavoro e per la mia predisposizione alla socializzazione. Questo,
con il tempo, aveva contribuito gradualmente ad aumentare la
considerazione che avevo di me stessa, fortificando naturalmente il
mio ego che negli anni era cresciuto senza che me ne accorgessi… Mi
sentivo, per un certo verso, un po' superiore, pensando di avere il
diritto di criticare tutto ciò che mi si presentava… E oggi posso
affermare, con certezza e consapevolezza, senza una giustificazione
reale.

Proprio qualche giorno fa, mentre serena, facevo una passeggiata nel
bosco, mi sono tornate in mente le paure e le ansie presenti nella mia
vita di allora, come conseguenze del mio vivere… Anche se da un lato
mi sentivo una forza della natura … non mi stancavo mai, dall’altro
bastavano una manciata di formiche o di ragni per destabilizzarmi…

Con il tempo, inoltre, mi ero trovata a perdere la reale oggettività
delle cose e del mio operato … Troppo spesso, mi ero trovata, a
pensare di essere nel giusto, anche quando non lo ero, pensando di
aver subito un’ingiustizia, un torto. Tutto questo era sempre
sostenuto da una logica, da una mia spiegazione sull’accadere degli
eventi e da un’abilità personale e che mi faceva rimanere chiusa nelle
mie convinzioni e staccata da tutto e da tutti... incapace di
ascoltare. Questo aspetto, del resto l’ho riscontrato nella maggior
parte delle persone di oggi … Tutto questo delineava tanti aspetti che
non avevo mai considerato, fino a che non ho incontrato Gianfranco e
la Via del Ritorno.

Quindici anni fa ho iniziato un vero e sottile percorso di crescita
personale e di vita, grazie al solo amore ricevuto da una grande anima
di nome Gianfranco, che mi ha mi ha accolto con amore incondizionato
da subito, facendomi intravedere le conseguenze del mio agire, senza
essere mai giudicata, ma credendo in me e dandomi la possibilità, di
sbocciare come un fiore dopo aver consapevolizzato il perché nella mia
vita avevo sofferto.

…  Mi ha sostenuto, con tanta delicatezza, lasciandomi sempre libera
di scegliere il mio agire e senza interferire, nonostante la sua
grande e chiara consapevolezza. Ha lasciato accadere tutte le cose
perché potessi osservarle senza accusarmi e accusare, dandomi la
possibilità di soffermarmi su ciò che era accaduto analizzando il
perché. Davanti ad alcune situazioni, legate al denaro, il mio
atteggiamento è stato quello di prendere decisioni senza informare la
mia famiglia, per nascondere i miei insuccessi, per sembrare quello
che non ero stata in realtà con i fatti … Mi ero comportata non
fraternamente proprio con la mia famiglia che tanto avevo desiderato e
chiesto. Ho osservato come il mio comportamento incontrollabile si era
ripetuto più volte mettendo in difficoltà la mia famiglia, se non
avessi avuto un’anima consapevole in Dio ... Tutto ciò era accaduto
senza motivo apparente, inspiegabilmente… Dopo tanti anni accanto a
Gianfranco avevo compreso e consapevolizzato le sue parole dette
precedentemente sempre con discrezione, ma con profonda verità, e che
allora non condividevo totalmente…

Davanti a tali miei comportamenti e a quello di altre anime vicine che
ho potuto osservare, Gianfranco si è sempre comportato allo stesso
modo … Ha donato sempre comprensione, amore e aiuto al di là del suo
essere…del suo unico desiderio, sempre palesato, di stare in Dio.
Mentre le anime ingrate hanno cercato sempre di legarlo, possederlo di
imporgli i propri desideri e non lasciarlo libero… Compreso io
naturalmente, fino ad ora.

Da subito, ho potuto osservare come le mie azioni erano guidate oltre
che dai miei desideri personali, da un pensiero continuo che mi
portava a muovere continuamente e sempre più, perdendo naturalmente la
presenza delle cose, a vivere nella confusione, senza che me ne
accorgessi. Inoltre, ho avuto la possibilità di notare, come il mio
agire non rispettava gli altri esseri, senza accorgermene …  A
riguardo, ricordo un incontro a cui avevo partecipato nel Cadore, che
mi è ritornato in mente solo poco tempo fa… Tramite un semplice
disegno fatto con altre tre persone in un unico foglio. Avevo visto
come il mio disegnare andava ad interferire fino a coprire il disegno
degli altri, senza rispetto e soprattutto senza esserne consapevole.
Questo episodio poteva bastare a porre l’attenzione su questo aspetto
o a chiedere ulteriori informazioni ad un essere che consideravo oltre
che marito, una guida…

Ma in realtà il mio atteggiamento è brutto dirlo, ma delle infinite
perle che Gianfranco mi ha donato ne ho fatto solo un cibo da prendere
avidamente, felice, fino a che ad un certo punto vedendo le
conseguenze del mio agire, non ho potuto più nascondere i miei
insuccessi e soprattutto accettare tutto ciò che avevo scelto …

A distanza di tutti questi anni trascorsi mi sono tornati in mente
tantissimi episodi e parole dette da Gianfranco che nel momento non ho
preso in considerazione, perché non ero pronta ad ascoltare nulla…
Ogni suo prezioso consiglio sembrava si perdesse … Ma oggi
gradualmente mi ritornano tutti in mente con una consapevolezza vista
su episodi realmente accaduti ...

Dopo tanto tempo trascorso accanto a Gianfranco ho visto oltre il suo
grande amore verso tutti gli esseri, la sua delicatezza che rivolgeva
alle anime che incontrava o che gli ho presentato proprio io. E per
questo aspetto, tante lo hanno sottovalutato o non compreso.

In questi anni ho riscoperto l’esistenza della Provvidenza, parola per
me prima sconosciuta. Certamente non avevo incluso Dio nella mia vita
pratica e quotidiana ... Ho incontrato serenità e la pace,
inaspettatamente nel silenzio e in mezzo alla natura. Ora dietro il
mio sorriso c’è la certezza e la gioia perché non sono più sola … Con
me c’è, c’è sempre stato e ci sarà sempre Dio. E per questo ringrazio
infinitamente Gianfranco.

La mia vita accanto a Gianfranco è stata sempre permeata di piccoli e
grandi miracoli quotidiani, esperienze pratiche indelebili nella mia
anima ...

A tale proposito desidero raccontare una delle tante meravigliose
esperienze di credere e vivere nella provvidenza, cosa che fino allora
non era entrata nella mia vita a causa delle mie scelte molto e troppo
spesso convenevoli.

Un giorno dopo esserci trasferiti in un paesino di montagna, dopo aver
comprato una casa, averla ristrutturata e ammobiliata eravamo senza
lavoro e rimasti con poca disponibilità economica. Il mio maestro, che
da sempre mi legge nel pensiero, mi disse: ”Sei preoccupata? e io
risposi sì... "Non temere" mi disse "poiché Dio regola il tutto e
nutre tutte le creature perché mai non dovrebbe aiutarti, se questo
desiderio lo cerchi nel giusto modo?" " Ti ricordi cosa dice in merito
Gesù…se Dio da mangiare ad un passero perché non dovrebbe darlo a te…
Chiedi e ascolta e vedrai ti sarà dato".

Il giorno dopo mi ha bussato una vicina che mi proponeva un piccolo
lavoretto come donna di compagnia ad una anziana signora. Subito ho
accettato con tanta gioia e riconoscenza. E’ stata una bella
esperienza. Era un’anima sempre allegra che aveva fatto parte del coro
della chiesa di Nebbiù e che aveva consegnato di persona i calzetti a
Papa Giovanni Paolo II. Passavo il tempo cantando con lei canzoni
Divine che adoravo e la ascoltavo mentre mi raccontava la sua vita con
tanta gioia. Poi Gianfranco mi ha chiesto: "Quanto deve entrare ancora
perché tu possa vivere serenamente senza il condizionamento quotidiano
dei soldi?’’.

Gli risposi "trecento euro", bene non ci crederete questi soldi
arrivarono ogni mese per 7 anni in tante maniere e forme diverse, fino
a che ci fu la necessità. E non solo da lì a tre mesi arrivò un buon
lavoro a cui tanto speravo e che Gianfranco con tanto amore e pazienza
mi aveva aiutato ad ottenere scrivendo anche di suo pugno il mio
curriculum là dove nessuno ci credeva e ci consigliava di presentare
il curriculum scritto con il computer o a macchina.

La gratitudine e la fedeltà che ora provo realmente, è cresciuta in
questi anni gradualmente grazie ad episodi tangibili e pratici.

Ho imparato che Dio è pratico, esiste e che se veramente lo si
considera un Padre amorevole, sempre ci conduce alla meta da noi
ambita, lasciandoci liberi di sperimentare ogni nostra scelta
illusoria e consigliandoci per una minor sofferenza possibile.

La spiritualità è l’aspetto più nobile dell’essere e della vita.

Include ogni altro aspetto dell’esistenza, da quello fisico a quello
emotivo, mentale, permettendo di superare serenamente, ogni barriera
mentale sia essa morale che religiosa. Ogni anima dovrebbe includere
nel suo modo di vivere la praticità serena e pacifica di un vivere
spirituale.

Oggi mi rendo conto di essere stata molto convenevole, molto mentale,
rigida e ferma sulle mie opinioni e sulle mie idee, che ormai avevo
consolidato negli anni. Prima di conoscerlo, non mi fidavo più di
nessuno…

Ora mi rendo conto di cosa significhi veramente amare senza
condizioni, per lui non è stato semplice. Il suo compito era di
aiutarmi e basta e così è stato.

Solo grazie all’aiuto ricevuto tramite un’anima consapevole, al suo
amore incondizionato e alla sua infinita pazienza che ha avuto con me,
ora posso affermare che sono riuscita a spostare l’attenzione da me
stessa.

Il cambiamento graduale, donatomi da Dio e che ho scelto di seguire è
stato travisato inizialmente da molte persone e soprattutto dalle
persone a me legate da qualche convenienza … Compreso la mia famiglia.
Tutti hanno incolpato Gianfranco, lo hanno accusato di plagio nei miei
confronti, alcune hanno tentato con calunnie di diffamarlo ma la cosa
strana e che molte di loro e ne sono testimone, in diverse situazioni
in cui si sono trovati o in difficoltà o nel bisogno hanno sempre,
tramite me, chiesto aiuto a Gianfranco, il quale sempre ha risposto
senza giudicare e donandosi con serena fratellanza.

Ogni volta con la sua infinita serenità mi ha tranquillizzato e
portandomi gradualmente a non giudicare ma ad amare ed a comprendere.
Oggi dopo aver vissuto numerose sofferenze per loro mano, gradualmente
queste persone hanno o cercano di riaprire più o meno consapevolmente,
il dialogo, che come dice lui non si è mai deteriorato ma, che per
loro scelta si è dovuto nel rispetto delle loro volontà, interrompere.


Ora posso sostenere fermamente che la mia vita si è colmata di
provvidenza e gioia

Grazie per sempre caro e amato Gianfranco

Grazie maestro che non sembri un maestro

Grazie per la tua fede

Grazie per le tue preghiere continue e silenziose e per le sofferenze
che su di te ricevi

Grazie per il tuo esempio di speranza quotidiana mio amato Gianfranco

Ovviamente quello avete letto è solo un cenno di una continua storia
meravigliosa che ognuno di voi può vivere se veramente lo cerca con
sincera gratitudine.

Un caro saluto Michela - ShivaRamananda M
-----------------
Anto


Montebello di Bertona, 07 settembre 2018

Barchi, 07 ottobre 2018



Quando ero molto giovane, mia madre mi ha raccontato che ero nata “per
sbaglio”. Credo che questo mi ha sempre condizionato ed anche ora a
volte il ricordo, in momenti di stanchezza e tristezza, provoca in me
tanto dolore. In particolare, credo che ha influenzato il mio
atteggiamento verso la verità e la giustizia. O verso la falsità e
l’ingiustizia. Che provavo, che vedevo, che facevo. Di certo, molte
volte nella mia vita mi sono sentita sbagliata, sconveniente,
inopportuna, inadatta, fuori posto (e le lacrime d’improvviso
affiorano…). E allora credo che ho sempre cercato mille modi di essere
amata, a volte in modo tenero, a volte dissimulando, a volte con
rabbia.

Poi, un giorno ero a Milano, in una mattina di sole tiepido, in strada
fuori dall’albergo dove avevo dormito; fumavo una sigaretta aspettando
il mio collega. L’appuntamento che avevo era importante: avevo paura
di sbagliare, di aver sbagliato nel preparare il mio incontro di
lavoro. Camminavo avanti ed indietro davanti alla porta dell’albergo.
Tesa, molto tesa. Ma sembrava che l’aria si fosse fatta trasparente.
La luce anche. E il mio pensiero è andato alle parole di mia madre ed
immediatamente dopo ad una certezza, di una certezza dell’anima: “che
importa Anto, Dio ti ama lo stesso; certo, bisogna fare del proprio
meglio nel lavoro; ma se anche va male potrebbe essere che hai
sbagliato e non disperarti perché sei amata comunque; oppure potrebbe
essere che è così che deve andare e tu limitati ad essere attenta e
rispettosa: che Dio vede e provvede”. E subito dopo: “E se Dio ti ama
anche se tu sbagli, anche tu è giusto che ami il creato quantunque
sbagli”. A quel punto, la testa ha cominciato a girarmi, il petto ad
aprirsi, in quella strada qualsiasi di Milano, di una qualsiasi
mattina di lavoro della scorsa estate. Il tempo e lo spazio c’erano ma
sembravano senza spessore e densità: una gioia di liberazione come
un’acqua che esce da una fontana e sborda dalla vasca… Fluuuu, Fluuuu,
fluoooori…. Flusssssi… scccc….

 Dopo alcuni mesi, un giorno ero al mare e mentre percepivo la schiuma
delle onde sulle mie gambe, ho ricordato nell’anima (è ancora or ora
impressa in me…) quella ragazza che anni fa giocava con la schiuda
delle onde, seduta sui sassi che rotolavano sotto di lei, mentre lei
rideva, rideva, rideva, vestita e bagnata, piena di gioia di bimba,
noncurante del temporale in arrivo. Non so neanche se poi è piovuto,
non ricordo; come non ricordo neanche che appuntamento avessi quel
giorno a Milano. Che importa. Cosa può esserci di più bello di
ricevere questi attimi dalla vita, che restano in te e ti accompagnano
sempre? Forse solo un ricordo: per me e per chi ne ricercherà la
verità. Che importa capire: non è abbastanza un ricordo che ti riporta
alla vita?



Una persona a me tanto cara, Gianfranco, un giorno mi ha detto: “cos’è
che desideri così tanto?”. Non lo trovavo, non lo esprimevo: mi ha
aiutato a pronunciarlo, questo mio desiderio e mille altri, così
nascosti eppure così potenti. Il cuore si ferma per la loro potenza, e
violenza. Ma ci sono, questi desideri: a volte come prigione, a volte
come gioia, dipende. Mi ha poi aiutato consigliandomi cosa fare e come
fare per raggiungerli. E da lontano, nella solitudine, mi ha seguito,
rispettando ogni mio passo, noncurante dei miei errori ma consapevole
del mio dolore, nascosto, profondo, da non riuscire neanche a piangere
per quanto è forte. Ma sono una roccia, me l’ha detto lui, ed io a lui
credo. Punto e basta.
Io lo so. Poi il dolore passa e mi sento più leggera. E la vita
riparte. Perché ho creduto. È successo tante volte con lui, tutte le
volte che mi ostinavo, tutte le volte che poi ho creduto.
Ha così gioito con me, nella solitudine e discrezione, ringraziando
Dio al mio posto, quando i doni sono arrivati: immensi,
inimmaginabili, uno stupore ed una meraviglia assoluta. Per tuti
“impossibile”, per me meraviglia di un miracolo di oggi, del nostro
tempo; eppure nascosto, ma forse per discrezione: chi ci avrebbe
creduto? Ma io lo so. L’ho visto farsi, nei mesi, nei giorni, nelle
notti… Quel giorno sono andata in chiesa, ne cercavo una aperta: alle
7 di sera non erano tutte aperte ma il mio cuore suonava campane a
festa. Chissà se questa persona a me tanto cara ha sentito questa
immensa gioia. È un po’ difficile per me parlare – il mio cuore
ringrazia, le parole non riescono. Spero che sia così.
Ora che ho ricevuto questo dono, che quel giorno a Milano il mio cuore
si è sciolto in schiuma tiepida di una fontana profonda ed intensa… (e
no, non importa che appuntamento fosse…)… ora importa che quel giorno,
vestita di un abito di seta azzurro, ero in quel mattino dal sole
tiepido – come fosse un abbraccio infinito che non ti stringe ma ti fa
volare, respirando ed accogliendo la luce di quel attimo, che ancora
c’è. C’è e basta. Ora va bene così. Ora sì. Non importa se sbaglio,
importa stare con Te e con chi, con Te, mi ha mostrato la Via: che
c’era, che era bella, che era semplice, che è – bastava fidarsi almeno
un pochettino e non dimenticare, né i miei errori, n’è l’amore
ricevuto, da un fratello, da un Padre, da chi ama senza giudicarti e
senza chiedere; solo ti ama.
Ti ama e basta. Sempre.

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